Via le imposte di registro

Quando finisce la giovinezza? Per chi deve comprare casa adesso c’è un termine preciso, il giorno in cui si compiono 36 anni. Agli under 36 infatti è destinato il corposo pacchetto di provvedimenti previsto dall’articolo 64 del decreto Sostegni Bis: fino al 30 giugno 2022 sarà possibile acquistare un’abitazione non di lusso, del costo massimo di 250 mila euro e avente le caratteristiche della prima casa senza pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale nel caso in cui a vendere sia un privato; se invece il venditore è l’impresa costruttrice vi sarà esenzione sempre su registro, imposte ipotecaria e catastale (600 euro complessive indipendentemente dal valore dell’immobile) mentre l’Iva al 4% va pagata (azzerarla avrebbe probabilmente aperto un contenzioso con la Ue) ma l’importo versato si trasforma in detrazione fiscale da usufruire in futuro.

Non ci sarà ancora la possibilità effettiva di un mutuo al 100% per acquistare casa, ma ci sono delle novità interessanti. Il decreto prevede che la garanzia del Fondo statale viene estesa all’80% della quota di capitale del mutuo per i giovani fino a 35 anni di età, senza che debbano per forza avere un contratto di lavoro atipico, ma solo se hanno un indicatore Isee entro i 40.000 euro. Per loro e per tutti gli under 36 (considerati ora soggetti prioritari per l’accesso alla garanzia del Fondo anche senza avere un contratto di lavoro atipico) inoltre, sono anche previsti dei tassi agevolati. Per il fondo statale sono previsti stanziamenti per 290 milioni di euro nel 2021 (quindi più di 5 volte i 55 milioni di euro previsti nella bozza). e di 250 milioni di euro nel 2022.

Altre novità , in arrivo con l’approvazione del decreto, riguardano alcune agevolazioni fiscali sulle tasse che si pagano in sede di acquisto della prima casa, ma non c’è ad esempio l’annunciata detrazioni degli interessi passivi